Stuart Hall

“Le identità non sono mai unificate e nella tarda modernità, sono sempre più frammentate e spezzate, mai costrutti regolari bensì multipli a causa di discorsi, pratiche sociali e posizioni diverse, spesso intersecantesi e antagoniste. Le identità sono soggette a una storicizzazione radicale, e si collocano costantemente all’interno di un processo di trasformazione”, scrive Stuart Hall in “A chi serve l’identità?”.

Questo sito e il progetto “Identità fluide” nascono da una collaborazione tra il Liceo Antonio Rosmini di Trento, il Liceo Sophie Scholl di Trento e Il Comune di Trento.

L’obiettivo principale del percorso e di questo spazio in rete è:

  • Intersecare la riflessione sulla identità con quella della cittadinanza per giungere a delle indicazioni sulla “cittadinanza responsabile e accogliente delle diversità”

Ci rivolgiamo soprattutto ai giovani maturandi, alle loro domande sul futuro e la propria identità, personale e professionale. A loro vogliamo fornire degli spunti per orientarsi. Fare delle scelte non è facile, scegliere l’università o il percorso per trovare un lavoro, dipende da “chi si è” o “da
chi si vuole diventare? L’identità è data, una volta per tutte, o è qualcosa che riguarda la libertà di ognuno? Che spazio mi offre la società per diventare ciò che voglio?

Abbiamo raccolto un gruppo di studenti e di insegnanti che si sono messi a lavorare non per dare delle “risposte definitive”, ma per suscitare la discussione, il confronto, la possibilità di conoscere varie posizioni. Confrontandole infine con le “regole” della nostra società, prima di tutto la
Costituzione.

Per dare un nome al progetto abbiamo preso in prestito la definizione dell’antropologo giamaicano Stuart Hall: identità fluide non indica qualcosa di negativo, ondivago, immateriale. Piuttosto fa riferimento alla condizione della modernità, dove per essere autenticamente cittadini del mondo è necessario fluidificare le proprie posizioni e la propria idea di tradizione, cultura, relazione.

Ecco alcuni spunti che ci offre Stuart Hall (1913-2014), a partire dalla sua indagine sulla identità postcoloniale (identità, come quella dell’antropologo, frutto di una ibridazione tra cultura africana, giamaicana e anglosassone).

  1. le identità sono il risultato di storie: sono narrazioni a volte basate su miti altre su eventi storici (personali e collettivi).
  2. le identità si trasformano costantemente.
  3. le identità hanno origine da luoghi diversi e cambiano nel tempo: sono diasporiche e danno vita a nuove forme di etnicità.
  4. ogni identità culturale (non solo quella della società attuale multiculturale e interconnessa) ha in realtà un’origine molto varia.